giovedì 11 gennaio 2018

RACCONTO DI LAURA (10) - VITA DI UNA FAMIGLIA DEL NOVECENTO

Casa natale di Laura Andrighetto a Lugo di Vicenza dove abitavano i nonni (ora proprietà della famiglia Cappozzo).
Ed il fratello di Laura, Claudio, davanti alla casa, centrale nella foto, fatta costruire dal loro Papà e dove hanno vissuto fino alla loro partenza per l'estero, casa annessa a quella appartenuta alla loro Famiglia, a sinistra, con le finestre a bifora.....

Laura scrive: "Tutta la grande famiglia di Mamma era di origine emiliana. 
Papà era Veneto, faceva il rappresentante nella bassa Lombardia e nord Emilia. 
Tramite un'amica comune, si conobbero e si piacquero.
Dopo alcuni mesi, però, la grande famiglia, compresi zii, zie, cugini, si trasferirono a Nizza.
( Non ho mai capito il perchè , avevano negozi, proprietà e l'Albergo al CAVALLO BIANCO a Reggiolo - Reggio Emilia, da poco tempo chiuso definitivamente). Mamma aveva 17 anni. Con Papà si scrissero per 3 anni, poi Papà ultratrentenne scrisse a Mamma: 'Vengo a trovarti, se scocca la scintilla ci sposiamo, altrimenti la
nostra storia epistolare finisce'. 
In treno, dal Vicentino, andò a Nizza. 
Si videro, la famosa scintilla scoccò e Papà voleva sposarsi subito. 
Mamma non era ancora maggiorenne e il
nonno si rifiutò di firmare il consenso . Disse a mio Padre di tornare l'anno seguente quando
Mamma sarebbe stata maggiorenne . Papà tornò a casa e nel frattempo preparò i documenti necessari. L'anno seguente Papà ritornò a Nizza . Mamma era ormai maggiorenne e si sposarono. Andarono   a vivere a Mantova dove Mamma aveva ancora una zia e cugini. 
Lì nacque mio fratello.
Durante la guerra, le città erano le più bombardate, così Papà propose a Mamma di andare
a vivere nel Veneto fino alla fine della guerra. Si sistemarono a casa del Nonno dove nacqui io.
Alla fine della guerra, Papà non volle più ritornare a Mantova. Quello era il suo paese, aveva
i suoi amici e si sentiva a casa. 
Mamma pianse molto, era una donna da città e vivere lì, non era proprio il suo habitat. Gli anni passarono con un susseguirsi di vicende perlopiù tristi.
La mia sorellina morì in un tragico incidente, Papà mancò d'infarto quando avevo 11 anni.

Passarono altri anni, mi feci adolescente, ero insoddisfatta, inquieta, il mio paese mi stava
stretto, dovevo scoprire cosa c'era dietro l'angolo di casa mia e "Volli , fortemente volli", che
a 17 anni, con il consenso di Mamma, andai all'estero,  ma essendo io minorenne, Mamma dovette prima firmare in Municipio per poter ottenere il mio Passaporto. (Lo conservo ancora , pieno di timbri di
entrate ed uscite dei vari Paesi dove sono stata).
Lavorai, studiai, viaggiai molto e scoprii cosa c'era dietro l'angolo.
Mi spostai più volte: Stoccarda, Düsseldorf, Berlino Ovest, al tempo della guerra fredda .
A Berlino Est fui anche, mio malgrado, coinvolta in un caso di spionaggio, finito bene per me.
Berlino era una città interessante, feci molte amicizie e per un paio d'anni vissi bene. 
Poi però mi stancai e incominciai ad essere insofferente. Dovevo andarmene.. e me ne andai a
Londra.
Erano gli anni ' 60, il periodo dello Swinging London che rendeva la città come la capitale assoluta dello stile e delle nuove tendenze in fatto di mode, musica..., The Beatles, Mary Quant, Carnabey Street, The Rolling Stones ecc.... Vidi anche la Regina Elisabetta con i suoi adolescenti figli, al balcone di Buckingam Palace mentre salutavano la folla acclamante.
Forse furono gli anni più belli della mia vita. A volte mi sentivo al "Top of the World".


Tempo e soldini permettendo, viaggiai molto, vidi molto, imparai molto e tutto ciò ha forgiato
il mio carattere e personalità, che reputo non sia poi così male.

Ora, nell'Autunno della mia vita, rivedo il mio passato, il paese e la casa dove sono nata, quella costruita da mio Padre, dove sono cresciuta, là dove ho lasciato la mia fanciullezza.
I rami sono cresciuti altrove ma le radici non si sono spostate, sono rimaste là.

Negli anni sono ritornata più volte al paese natìo, ritrovo le compagne di scuola, amiche carissime, la mia ex casa, vado a salutare il mio Papà e sorellina, lassù dove riposano.... 
Ritornerò finchè potrò."                (Laura Andrighetto)

10 commenti:

  1. Bellissimi i teneri ricordi descritti da Laura. La sua casa originaria più antica è davvero particolare e signorile. Sicuramente sarà rimasta nel cuore pure quella più moderna, fatta costruire dal Papà di Laura.

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  2. E poi il compianto Claudio, che era molto nostalgico del suo paese! Lo amava molto e se ne andava per le vie, quando vi ritornava, assaporandone i profumi e si sentiva proprio a casa!

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    1. E' vero , mio fratello era ancora più legato di me , a Lugo . Abbiamo sempre
      rimpianto di non esserci tenuti la casetta sul retro confinante con Capozzo .
      Ho notato che , disabitata , stà andando giù. Peccato . Grazie Arianna .

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    2. Anche tua mamma, la Signora Ida, tornava di tanto in tanto a salutare i conoscenti. La mia mamma diceva che Ida era sempre stata ammirata per le sue maniere raffinate. Ciao.

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  3. anna7giovanna12/1/18 9:03 AM

    Ho sempre pensato che laura è stata la più libera e intraprendente della nostra generazione.
    E' ora che questo film della sua vita lo allarghi di pagine e ricordi. Brava! anna/giovanna

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    1. Anna , io non sono una scrittrice come te , mi piace leggere e scrivere x Hobby.
      Se troveremo il tempo , io ti detto particolari di vita e tu , scrittrice ,
      li svolgi . Ti và bene ? Abbraccio Laura

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  4. Bellissimi ricordi che, grazie alla memoria, non si possono perdere... Tu e la tua famiglia avete dovuto affrontare gioie e dolori. Complimenti per il racconto che hai voluto condividere con noi. Attendo il seguito, naturalmente! Un abbraccio ad Arianna e a te, Laura!

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    1. Grazie Erika . Il seguito è vita normale , matrimonio, 2 figlie ,una vive in
      Germania e ha una bimba , l'altra vive vicino a me .
      Tra i tanti lavori , ho fatto anche la guida turistica x una Compagnia Inglese .
      Mai viaggiato con Compagnie turistiche , esperienza insegna .
      Il più a Nord sono stata in Finlandia ,+ a Sud , Spagna e Sicilia , ad Est
      Budapest , a Ovest Dublino . Sempre ospite di amici che ospito anche a casa mia
      spesso e volentieri . Ricambio l'abbraccio . Laura

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  5. Cara Laura, mamma mia che ricordi ci fai vedere, penso che sei pure tu stata coraggiosa, come lo sono stato io, lasciare l'Italia verso l'ignoto senza sapere cosa si poteva trovare.
    Leggendo spesso io mi commuovo e penso a me a certi momenti difficili, la cosa ora più bella è che siamo qui che la possiamo raccontare, credo che di tuo fratello sia stato fortunato ad avere una sorella come te.
    Approfondendo tutta la storia è come tuffarsi alla scoperta di cose nuove, grazie a te e Arianna di questa storia che credo che tutti coloro che la leggeranno faranno come me che non la dimenticheranno!!!
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso , io devo sempre ringraziare Mamma che mi ha capita e lasciata andare...
      Con mio fratello c'è sempre stato un buon rapporto , più di una volta siamo stati
      al paese assieme . Purtroppo mi ha lasciata esattamente 1 anno fa . Mi manca .
      E' così , anche x me, ci sono stati momenti difficili ma , quando si è giovani
      si è forti dentro . Oggi io stessa mi chiedo come ho fatto andarmene........
      Ma lo rifarei . Buona domenica con abbraccio . Laura

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