mercoledì 28 maggio 2014

RACCONTI DI LAURA (2)

RACCONTO DI LAURA (2)
(Altri aneddoti che spero vi facciano sorridere in questo momento di crisi)
( immagine dal web )
 
Laura ...Sono ioLA RAGAZZA DALLA VALIGIA ROSSA.
 

Avevo circa 13 anni quando mia Madre mi mandò da sola a Venezia a trovare gli zii.
Avevo con me la cartella di scuola con le mie cose personali, e altro...
Presi la corriera fino a Vicenza, poi il treno.
Arrivata a Venezia  mi avviai all'uscita della stazione.

Mi si avvicinarono due uomini in divisa della polizia ferroviaria. Mi dissero:
" Vieni con noi bambina " .
Li seguii tranquilla. Entrammo nell'ufficio della Polizia e incominciarono a chiedermi chi ero, da dove venivo, dove andavo, quanti anni avevo ecc....Risposi a tutte le domande e spiegai che andavo a trovare gli zii che abitavano poco lontano dalla stazione.
Mi dissero di aprire la cartella e far vedere che cosa conteneva.
Tirai fuori una gallina ruspante, uova fresche di pollaio, farina gialla per polenta comperata dal mugnaio Zenare, e gli odori dell'orto, rosmarino salvia prezzemolo ecc....I poliziotti guardarono esterefatti il tutto mentre io, credo l'unica volta nella mia vita, diventai rossa come un pomodoro maturo e avrei voluto sprofondare sotto terra dalla vergogna.
 

 

Poi telefonarono agli zii che mi vennero a prendere.

La cosa finì lì.
 
Solo molti anni dopo... capii cosa sospettavano e cercavano i poliziotti...... 

 
Laura

venerdì 23 maggio 2014

RACCONTI DI LAURA (1)

 
Racconto di LAURA
(1)




Conobbi Arianna che aveva circa 2 mesi. Me la presentò sua sorella Tina tutta orgogliosa. Era una bimba bellissima.
Premetto che quello che scrivo è un racconto di vita vissuta quando ero ancora una giovane ragazza curiosa e con molte domande sul domani.
E' vero che i Veneti sono chiacchieroni, ma generosi e con un cuore grande così.
 
Quando una notte di Febbraio mio padre mancò d'infarto (io avevo 11 anni, mio fratello Renato 16, mia Madre distrutta dal dolore), per un mese i conoscenti vennero a farci visita per condoglianze, aiuto morale e piccoli doni. Non lo dimenticherò mai.
Gli anni passarono e io diventavo insofferente della tranquilla vita di paese. Ero curiosa di vedere altri posti, altri Paesi, di scoprire cosa c'era dietro l'angolo.
Il 30 Maggio del 1960 partii per la Germania, ero poco più che adolescente. Mia Madre dovette firmare per ottenere il mio passaporto in quanto minorenne. So che alcune persone mi criticarono, ma mia Madre, tra le tante cose che mi insegnò, due massime rimasero sempre impresse
nella mia mente e divennero un Mantra nella mia vita  "male non fare, paura non avere, guarda e passa e non ti curar di loro...".
In Germania già viveva mio fratello in un paese vicino a Stoccarda. E qui iniziò la mia nuova vita avventurosa che durò circa 9 anni.
Lavorai sempre onestamente, mi mantenni, andavo a scuola per imparare il Tedesco e, quando avevo qualche "Marco" in più, viaggiavo per diletto quasi sempre ospite di amici. Cambiai molti lavori, città e Paesi. Conobbi molte persone di varie nazionalità, fede religiosa, colore della pelle e il tutto mi insegnò a crescere interiormente e a diventare la persona che sono (e modestamente mi piaccio).
Un sabato mattina, camminando per il centro di Stoccarda, notai in una vetrina una valigia rossa in nappa (allora usavano le valigie marrone di spesso cartone). Me ne innamorai e la comprai. Mi costò quasi mezzo stipendio, ma ne valse la pena. Fu la mia amica e compagna fedele per tanti anni e tanti viaggi. Quando la tiravo giù dall'ennesimo armadio mi chiedeva: Ripartiamo? Non è vero che le cose non parlano, siamo noi che le dobbiamo ascoltare....e così divenni "La ragazza dalla valigia rossa".

 
Laura