sabato 12 agosto 2023

1. Tratto dalla raccolta / libro "Ari" - iniziato il 09/12/2022

E come ha detto la libera scrittrice Michela Murgia, scomparsa recentemente, tutto ciò che si scrive ha una valenza autobiografica e permette una certa introspezione. Anch'io mi diletto con la scrittura. Tratto dalla mia raccolta di flash e momenti di vita e altro, iniziata a dicembre 2022: "A tutte le persone che ho conosciuto e che in un modo o nell’altro mi hanno dato e lasciato qualcosa" Anni ’80. Un bouquet di garofanini, forse per il mio compleanno, ricevuto da un distinto signore giocatore dell’Agenzia Ippica. Lilla come il colore del mio giorno di matrimonio (per il vestito che avevo scelto, per gli iris, le bomboniere a contorno nonché per gli annunci e gli inviti di nozze) e come il parto (per via della camicia da notte indossata quel giorno di qualche tempo dopo). L’ambiente di lavoro è frenetico. Scommesse legali sulle corse dei cavalli. Si vedono persino panettieri, uno arrivava dal padovano per giocare, tutto infarinato dalla testa ai piedi. Le mille lire accartocciate erano avvolte in un canovaccio, con gli angoli annodati a mo’ di fardello di un vagabondo. Altri personaggi erano danarosi, vestiti con cappotti costosi e caldi. Informatori di giustizia, in soggiorno obbligato. Artisti di teatro, calciatori, camerieri, postini, nullafacenti o immischiati in qualche affaruccio colto al volo. Battitori d‘asta, d’arte. Quadri di Guttuso offerti a prezzi appetibili. Fantini minuscoli che non arrivavano quasi al bancone, che cedevano l’orologio all’ultima corsa in programma per puntare qualcosa con la speranza almeno di recuperare degli spiccioli per far ritorno. Nonostante l’immancabile perdita, veniva pure restituito talvolta l’orologio e qualche denaro. Nebbia di vero fumo colmava lo stanzone dell’Agenzia Ippica. I capi indossati dovevano restare all’aria aperta, ore e ore, disinfettati e puliti accuratamente. Si scherza, si maledice, si denigra, si impreca, ci si offende, si cerca di moderarne però i toni. Ed immergiamoci nei ricordi! Tra le persone incontrate spicca la figura di Ferrer Visentini. A Ferrer i fascisti uccisero il padre Ulderico, a Trieste, sua città natale, poco prima della Marcia su Roma, lasciandolo orfano e poverissimo fin da piccolo. Lui rispose a questo sopruso praticando attivamente l’antifascismo per tutta la sua vita. A spronarlo non fu tanto il desiderio di vendetta ma “il desiderio di costruire un mondo migliore”. Arrestato e internato, si dedicherà a mantenere in quei frangenti i contatti fra la resistenza francese e quella italiana. Anche Joey fu una carissima conoscenza. Sembrava aver avuto delle ustioni in tutto il corpo. Era affetto da una malattia particolare. Sua moglie è una deliziosa signora. Si erano conosciuti in Canada, quando si trasferirono con le rispettive famiglie o con i fratelli. Joey pieno di vita. Gioiose persone. In quegli anni incuteva anche una micidiale paura per la nuova malattia, di cui si sapeva davvero poco e si faceva attenzione ai contatti. Si cercava di bere dalle tazzine del bar dal bordo del mancino, credendo che fosse meno utilizzato. Mani sulla bocca per tentare di proteggersi ma senza uso di mascherine. Alla cassa, dove lavoravo, avevano installato un vetro. Era l’epoca dell’Aids. Si vociferava anche di una certa malattia, cosiddetta del bacio. Insomma anche la mononucleosi spaventava. (Arianna Marangonzin)

sabato 5 agosto 2023

Street Art con il Palladio

Robert Vargas, uno dei più affermati street artist americani, ha regalato a Vicenza un murale. Unico caso di artista vivente a cui la città di Los Angeles ha dedicato una piazza, ha visitato Vicenza e l'ha omaggiata con un personale ritratto di Andrea Palladio.