lunedì 25 febbraio 2013

Charlot - CHAPLIN



"Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili. Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, ma anch'io ho deluso. Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l'eternità. Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche respinto. Sono stato amato e non ho saputo ricambiare. Ho gridato e saltato per tante gioie, tante. Ho vissuto d'amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato il cuore tante volte! Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto. Ho telefonato solo per ascoltare una voce. Io sono di nuovo innamorato di un sorriso. Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)… ma sono sopravvissuto! E vivo ancora! E la vita, non mi stanca… E anche tu non dovrai stancartene. Vivi! È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa! La Vita è troppo bella per essere insignificante!"

Senza nessuna ombra di dubbio, tra i personaggi che hanno influenzato e segnato la strada maestra del cinema e dell'espressività comunicativa di emozioni e sensazioni, Sir Charles Spencer Chaplin, noto come Charlie Chaplin, è l'icona di quello che il cinema ha potuto essere.... grazie alla sua arte naturale e silente.


domenica 24 febbraio 2013

PER SORRIDERE UN PO'...


IL COMPROMESSO
 
Il nonno spiega al nipote cos'è il compromesso:
  • se per le vacanze tua madre vuole andare al mare e tuo padre invece in montagna, il compromesso è che si va al mare, ma il papà può portarsi gli sci. . . .
 


 
 
CHI COMANDA IN CASA
 
Dialogo tra anziani coniugi:



Marito: "Chi comanda in questa casa?"
Moglie: "Io!"
Marito: "Era solo una verifica…!"



 
UN CARABINIERE IN SALA PARTO
 
Carabiniere in attesa in sala parto. Nasce un bimbo nero.

L'infermiera:

- E' suo?

- Puo' darsi, mia moglie brucia sempre tutto!





martedì 19 febbraio 2013

TEATRO NUOVO COMUNALE - VICENZA

 
 
Sale-servizi
 
SGUARDO SUL PALCO DELLA SALA MAGGIORE DEL TEATRO NUOVO COMUNALE (910 POSTI)
 
 
INTERNO DELLA SALA "RIDOTTA" DEL TEATRO NUOVO COMUNALE (380 POSTI)


























ESTERNI
Galleria-fotografica






























CAMERINI...

























INTERNI....






























venerdì 15 febbraio 2013

PER SORRIDERE UN PO'.......ALLA MACCHINETTA DEL CAFFE'

DUE COLLEGHE IN PAUSA CAFFE':



LA PRIMA:

"MA TU, QUANDO RAGGIUNGI L'ORGASMO............., LO COMUNICHI A TUO MARITO???"


LA SECONDA COLLEGA:

"SEI PAZZA?!?!  NON VORRAI CERTO CHE DISTURBI MIO MARITO AL LAVORO PER QUESTE COSE!!!!!"

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SEMPRE ALLA MACCHINETTA DEL CAFFE' - COMPORTAMENTI DELLA DONNA E DELL'UOMO:

DONNA:
inserisce la chiavetta (per caricarla)
inserisce una banconota da 5 euro
prende il caffè e magari a volte offre il caffè alle colleghe.


UOMO:
verifica il prezzo del caffè (35 centesimi)

inserisce una moneta da 10 centesimi

inserisce un’altra moneta da 10 centesimi
inserisce un’altra moneta da 10 centesimi
inserisce una moneta da 1 centesimo
la riprende dallo sportellino
reinserisce la moneta da 1 centesimo
la riprende dallo sportellino
reinserisce la moneta da 1 centesimo
la riprende dallo sportellino
reinserisce la moneta da 1 centesimo
la riprende dallo sportellino
passa una donna che lo informa che la macchinetta non accetta monete da 1 centesimo
fruga ma non ha più monete
non ha nemmeno banconote di piccolo taglio
“non lascerò mai 30 centesimi in questa maledetta macchinetta”
inserisce una banconota da 20 euro (da cui non arriva il resto)
prende un cappuccino con cioccolata (premuto il tasto sbagliato); costo totale dell’operazione 20 euro e 30 centesimi

mercoledì 13 febbraio 2013

BACCALA' ALLA VICENTINA

Baccalà alla vicentina accompagnato da polenta.


questa immagine è tratta dal web de "IL CEPPO" gastronomia in Vicenza dal 1971 www.gastronomiailceppo.com

Lo stoccafisso, con cui viene preparato questo prelibato piatto, venne importato in Triveneto dalle coste LOFOTEN della NORVEGIA nel XV secolo da navigatori veneziani.
Atlantic-cod-1.jpg
L'uso di essiccare il merluzzo (Gadus morhua) per conservarlo è antichissimo: vi sono documenti che attestano questa pratica nei Mari del Nord sin dai tempi di Carlo Magno (IX secolo).

RICETTA SEMPLICE x 600 g. di baccalà
Mettere a bagno la sera prima il baccalà essicato perché perda tutto il sale. Il mattino, toglierlo dall'acqua, sciacquarlo, liberarlo dalle squame e dalle pinne, lo si apre per lungo e si pulisce dalle vertebre e dalle lische, quindi lasciarlo asciugare su di un tagliere. Tagliarlo poi a pezzi che infarinerete. Si aggiungono quattro acciughe e battute ed il prezzemolo mescolando per amalgamare bene il tutto. In una casseruola (meglio se di terracotta) mettere trenta grammi di burro, qualche cucchiaio d'olio e una cipolla tagliata sottile. Lasciar rosolare adagio, per una ventina di minuti, bagnando se necessario con un po' d'acqua calda. Aggiungere i pezzi di baccalà, olio, salare, cospargere il tutto con formaggio grattugiato. Versarvi un bicchiere di latte ed altro olio d'oliva.
Completare la cottura a fuoco basso per due ore e mezza abbondante smuovendo il baccalà, senza mescolare.

Va servito con polenta di farina gialla (o polenta bianca) appena cotta e morbida.

lunedì 11 febbraio 2013

14 FEBBRAIO....San Valentino - FESTA DEGLI INNAMORATI.....


SAN VALENTINO - Vescovo e martire cristiano (176-273) si è visto attribuire alcuni miracoli che gli hanno regalato la fama di santo dell’amore. Il primo riguarda una coppia di innamorati che il giovane vescovo avrebbe incontrato. I due stavano litigando e lui li fece riconciliare facendo volare loro intorno decine di coppie di piccioni. Da questo episodio deriverebbe anche l’espressione «piccioncini» riferita agli innamorati.

 
PEYNET - I FIDANZATINI

Nel 1942 il disegnatore Raymond Peynet è sfollato in Auvergne (Francia) con la moglie e la figlia Denise di tre anni, quando un giorno rimane molto colpito dal chioschetto musicale del giardino pubblico della stazione di Valence, con un violinista solitario dai capelli lunghi e una ragazza che lo ascolta affascinata. Quell'immagine si traduce nei primi disegni degli "amoureux" (gli innamorati, i "fidanzatini") che invia all'amico Max Favalelli, della rivista Ric et rac (dell'editore Arthème Fayard), e diventeranno il suo geniale messaggio umoristico-romantico per mezzo secolo. Nel 1982 il "chioschetto degli innamorati" di Valence sfuggirà alla demolizione e diventerà monumento nazionale. Dopo la guerra Peynet diventa famoso nel mondo, e i suoi fidanzatini un emblema per il 14 febbraio, San Valentino, festa degli innamorati. In Italia i due personaggi sono battezzati appunto
Valentino e Valentina.

domenica 10 febbraio 2013

GRILLO....UN VERO TSUNAMI....A VICENZA.............


 Il Leone di San Marco è stato per secoli il simbolo stesso della Repubblica di Venezia.
La seguente scritta: "Pax Tibi Marce Evangelista Meus" si riferisce al sogno che una notte avrebbe avuto San Marco di passaggio nella Laguna di Venezia, durante il quale un angelo gli predisse che qui egli avrebbe riposato in pace per sempre. Il Leone di San Marco viene quindi raffigurato con l'aureola, con le ali e con una zampa sopra al libro.


..."Che fine ha fatto l'antipolitica? Fino a pochi mesi fa l'accusa al Movimento 5 Stelle di fare antipolitica con le sue proposte arrivava da tutte le parti, un mantra, una maledizione, tutte le idee del M5S erano antipolitica. Ora sono invece diventate punti fondamentali del programma di ogni partito che si rispetti...."




Colonna del Redentore a destra

La Colonna del Redentore è del 1640, disegnata dall'architetto Pizzocaro sul modello di quella del Leone. E' stata posta sotto la Torre di Piazza dei Signori durante la dominazione della Serenissima Repubblica.
TORRE BISSARA IN PIAZZA DEI SIGNORI A VICENZA-  La Torre Bissara, detta anche Torre di Piazza, è una torre civica che si affaccia su Piazza dei Signori, affiancandosi alla celebre Basilica Palladiana. Alta 82 metri, è uno degli edifici più alti di Vicenza. Le prime notizie risalgono al 1174 quando la torre venne costruita, per volere della famiglia Bissari, accanto al loro palazzo. Tra il 1211 e il 1229 il comune di Vicenza acquistò sia il palazzo (con l'intenzione di farlo diventare sede del podestà) sia la torre. Sfuggita al terribile terremoto del 25 gennaio 1347, venne sopraelevata verso la metà del Quattrocento raggiungendo l'attuale altezza.


"Reddito di cittadinanza al primo posto, a seguire l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e tetto degli stipendi per i manager: «Una forbice 1-12 tra dipendenti e dirigenti. Non è possibile che in Italia il rapporto del compenso tra un manager e un operaio oggi tocchi in alcuni casi anche quota 800. I lavoratori devono entrare nei consigli d'amministrazione................».
 
«Apriremo il parlamento come una scatola di sardine». Alla fine, tra gli applausi, Grillo se ne va con una sopressa (Salume tipico della tradizione veneta) regalata dal comitato vicentino. «È il mio rimborso elettorale».
 
 
 
Il Reddito di cittadinanza, detto anche reddito minimo garantito, è uno strumento applicato da anni in quasi tutti i paesi europei. Con diversi nomi e forme è infatti già in vigore in Germania (dove lo Stato garantisce contributi per l’affitto e per le spese di riscaldamento delle abitazioni), Inghilterra (rendita individuale illimitata a partire dai 18 anni a coloro i quali non hanno redditi tali da garantire un’esistenza dignitosa oltre a contributi sull’affitto, contributi alle famiglie e integrazioni salariali a chi ha un lavoro con un monte orario settimanale inferiore alle 16 ore), Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Norvegia ed Austria.
 
 

venerdì 8 febbraio 2013

CARNEVALE.......MINNIE (BETTA) E.....VENEZIA

 
"A ...CARNEVALE....OGNI SCHERZO ...VALE...."
Per esempio durante i saturnali romani o durante i festeggiamenti della Repubblica di Venezia, i giorni del Carnevale erano giorni di concessioni, di divertimento, di baldoria e di sovvertimento delle regole sociali proprio per questo era lecito anche fare scherzi di ogni sorta.
 
 
 
VENEZIA - FAMOSA PER IL SUO CARNEVALE - FOTO DI LAURA N. - CREATRICE DEL BLOG: http://idolcidilaura.blogspot.it/

E DAL WEB - VENEZIA A CARNEVALE



DAL WEB - VENEZIA

domenica 3 febbraio 2013

GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDO (AL) - QUARTO STATO

MI PIACE TROPPO QUESTO QUADRO...COSI'...L'HO POSTATO NUOVAMENTE...

PER ARRIVARE AL DIPINTO "QUARTO STATO" (1901) DEL PITTORE PELLIZZA DA VOLPEDO, (QUELLA PIU' FAMOSA, VEDI SOTTO),....FURONO CREATE PRECEDENTEMENTE ALTRE OPERE RAFFIGURANTI I LAVORATORI








LE SEMBIANZE DEL CELEBRE QUADRO SI DELINEAVANO GIA' NELL'OPERA "AMBASCIATORI DELLA FAME" DEL 1892, DOVE PELLIZZA DA VOLPEDO
denunciava le condizioni di miseria dei lavoratori di fine Ottocento

POI "FIUMANA" (1895) opera oggi conservata alla Pinacoteca di Brera

NEL 1899 PELLIZZA REALIZZA "IL CAMMINO DEI LAVORATORI" DOVE LA DONNA, RAPPRESENTATA ED AGGIUNTA GIA' NELLA SUA SECONDA VERSIONE, RAFFIGURA SUA MOGLIE TERESA...e vengono  anche ritratti uomini del suo paese a grandezza naturale.


Nell’idea di Pellizza il quadro, sintesi delle sue aspirazioni umane ed artistiche, avrebbe dovuto trovare presto un compratore, ma così non fu, tant’è che il pittore, poco riconosciuto in vita, morì nel 1907 suicida. Il quadro venne venduto più di dieci anni dopo, nel 1920, quando l’opera fu acquistata per sottoscrizione pubblica dalla città di Milano per 50.000 lire, ad essa parteciparono banche, associazioni e singoli cittadini. Il Quarto Stato inizia così la sua avventura/disavventura. Inizialmente viene esposto presso il Castello Sforzesco, diventando ben presto icona e logo per il partito socialista ed i sindacati, ma il tema sociale, sarà anche il motivo per cui all’avvento del fascismo, dalle sale del castello, si ritroverà stipato in un deposito, finché il sindaco Ferrari collocherà l’opera presso Palazzo Marino in una sala consiliare. Era il 1954, il quadro tornava ad essere simbolo politico di rinascita dopo la tragedia del fascismo e della guerra e nelle sale consigliari si poteva ancora fumare liberamente. Così il fumo danneggiò notevolmente il quadro che richiese presto un restauro. Partì dopo poco in tournée, prima a Washington, Roma, finché solo negli anni Ottanta la direttrice delle raccolte civiche impone che il quadro trovi una sua collocazione fissa, e così l’abbiamo potuto ammirare a lungo alla Galleria d’Arte Moderna, da cui è stato spostato, come si diceva al Museo del Novecento, per rimanervi, ben protetto, il più a lungo possibile.

sabato 2 febbraio 2013

RAMPUZZOLO ....O "RANPUSSOLO"...RAPERONZOLO ...

RASSEGNA ENOGASTRONOMICA DI QUESTA RADICE / ERBA ISCRITTA ALL'ALBO DEI PRODOTTI VICENTINI CERTIFICATI


Si tratta probabilmente dell’erba spontanea più pregiata che esista in Italia, di sicuro nel Veneto.
Il “rampusolo”, come viene chiamato nel Vicentino, cresce ai margini dei vicoli di campagna e delle strade, fino ad 800-1.000 metri di altezza e già d’inverno la sua bianca radice è sviluppata nel terreno, talvolta piccola e tonda, quando fa più fatica ad affondare, altrimenti - se la terra è tenera - più lunga e affusolata.
Il raperonzolo, nome latino Campanula rapunculus L., celebre grazie alla protagonista di una favola e non sicuramente per merito della croccantezza della sua radice che nel gusto ricorda molto la dolcezza della noce e della nocciola.

VENERDI' 22 FEBBRAIO 2013  ORE 20,00 - ALLA TRATTORIA "DA SABRINA"  DI VILLAGA (VICENZA) - SI CHIUDERA' LA RASSEGNA ENOGASTRONOMICA DOPO UN PERCORSO TRA ALTRE REALTA' DI PIZZERIE/RISTORANTI DELLA ZONA COLLINARE VICENTINA.

INTERNO TRATTORIA "DA SABRINA" DI VILLAGA (VI)

 

 
RISOTTO AI RAMPUZZOLI
 

RAMPUZZOLI "I RE DEGLI ORTAGGI NATURALI BERICI" Le prime ad essere raccolte sono le rosette basali delle foglie con le radici sottili, che si mangiano crude in insalata; sul finire dell’inverno si raccoglieranno, invece, le radici ormai ingrossate che si consumeranno cotte, da sole o assieme alle foglie e condite come tutte le altre radici. Il sapore dolciastro e gradevole di queste ultime è dovuto al fatto che, come in genere in tutte le Campanulacee, contengono inulina, che facilita la digestione, anziché da amido.  Le foglie più belle vanno isolate e le radici, anche quelle di pochi centimetri vanno grattate una per una senza staccarle dalle foglioline per togliere la pellicina che avvolge la rapa e che ne limita la croccantezza.




NON MANCANO LE DEGUSTAZIONI DI RISOTTI/GNOCCHI/FETTUCCINE AL TARTUFO NERO DEI NOSTRI COLLI BERICI...IL TUTTO ACCOMPAGNATO DAI VINI LOCALI...



 
..ANCHE IL DOLCE E' PREPARATO CON I RAMPUZZOLI...