domenica 3 febbraio 2013

GIUSEPPE PELLIZZA DA VOLPEDO (AL) - QUARTO STATO

MI PIACE TROPPO QUESTO QUADRO...COSI'...L'HO POSTATO NUOVAMENTE...

PER ARRIVARE AL DIPINTO "QUARTO STATO" (1901) DEL PITTORE PELLIZZA DA VOLPEDO, (QUELLA PIU' FAMOSA, VEDI SOTTO),....FURONO CREATE PRECEDENTEMENTE ALTRE OPERE RAFFIGURANTI I LAVORATORI








LE SEMBIANZE DEL CELEBRE QUADRO SI DELINEAVANO GIA' NELL'OPERA "AMBASCIATORI DELLA FAME" DEL 1892, DOVE PELLIZZA DA VOLPEDO
denunciava le condizioni di miseria dei lavoratori di fine Ottocento

POI "FIUMANA" (1895) opera oggi conservata alla Pinacoteca di Brera

NEL 1899 PELLIZZA REALIZZA "IL CAMMINO DEI LAVORATORI" DOVE LA DONNA, RAPPRESENTATA ED AGGIUNTA GIA' NELLA SUA SECONDA VERSIONE, RAFFIGURA SUA MOGLIE TERESA...e vengono  anche ritratti uomini del suo paese a grandezza naturale.


Nell’idea di Pellizza il quadro, sintesi delle sue aspirazioni umane ed artistiche, avrebbe dovuto trovare presto un compratore, ma così non fu, tant’è che il pittore, poco riconosciuto in vita, morì nel 1907 suicida. Il quadro venne venduto più di dieci anni dopo, nel 1920, quando l’opera fu acquistata per sottoscrizione pubblica dalla città di Milano per 50.000 lire, ad essa parteciparono banche, associazioni e singoli cittadini. Il Quarto Stato inizia così la sua avventura/disavventura. Inizialmente viene esposto presso il Castello Sforzesco, diventando ben presto icona e logo per il partito socialista ed i sindacati, ma il tema sociale, sarà anche il motivo per cui all’avvento del fascismo, dalle sale del castello, si ritroverà stipato in un deposito, finché il sindaco Ferrari collocherà l’opera presso Palazzo Marino in una sala consiliare. Era il 1954, il quadro tornava ad essere simbolo politico di rinascita dopo la tragedia del fascismo e della guerra e nelle sale consigliari si poteva ancora fumare liberamente. Così il fumo danneggiò notevolmente il quadro che richiese presto un restauro. Partì dopo poco in tournée, prima a Washington, Roma, finché solo negli anni Ottanta la direttrice delle raccolte civiche impone che il quadro trovi una sua collocazione fissa, e così l’abbiamo potuto ammirare a lungo alla Galleria d’Arte Moderna, da cui è stato spostato, come si diceva al Museo del Novecento, per rimanervi, ben protetto, il più a lungo possibile.

9 commenti:

  1. Cara Arianna, molto interessante tutto questo.
    Buona serata cara amica.
    Tomaso

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  2. Quante riproduzioni di questa opera ho donato! Ne ho una anche io, ovviamente.

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  3. E' appeso nel mio studio. Non l'originale, ovviamente :)

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  4. Molto interessante venire a conoscere i vari passaggi e gli episodi di vita che portarono all'opera finale.
    Opera che di questi tempi dovremmo avere ben in mente...
    Ciao Arianna e grazie,
    Lara

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  5. L'ho anche visto dal vivo nel maggio 2011! Impressionante per la grandezza, sembra di vedere le persone fisicamente! Ciao, Arianna

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  6. è al museo del 900 a Milano, è in una nicchia salendo le scale e per avvicimarmi sono andato contro il vetro con la testa e son caduto all'indietro.
    Morto credo suicida a una quarantina d'anni, completamente autodidatta tranne alcune visitazioni all'accademia mi pare a Milano; è un grande dell'800 che solo ora si sta rivalutando, lui soprattutto non tanto per lo stile ma per i temi sociali che tocca.

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  7. Interessantissimo questo post, Arianna. Molte volte si conosce e si ammira un quadro senza porci delle questioni sullo stesso. Se torno a Milano andrò a rivederlo ripensando a quello che ci riveli qui. Buona serata domenicale.
    PS - Naturalmente sono andato a vedermi anche i post precedenti.

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  8. Molto interessanti le tue notizie su questo quadro che conosco.

    Buona serata.

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  9. L'ho visto solo ora questo stupendo post, bravissima Arianna, pure io l'adoro (l'ho messo nel mio blog).

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