mercoledì 27 gennaio 2021

Per non dimenticare

 27 gennaio 

🌹Giorno della Memoria🌹

Anna Frank era nata nel 1929 e, nel 1933, a seguito delle leggi razziali, fu costretta con la sua famiglia ad emigrare dalla Germania in Olanda.
💼🏃
Il 6 luglio 1940 la famiglia Frank, insieme ad alcuni amici, si chiuse in un alloggio segreto nella casa dove il padre, precedentemente banchiere, aveva l'ufficio della ditta commerciale che aveva fondato.
🏠
A seguito di una segnalazione spionistica, l'alloggio fu perquisito e saccheggiato dalla Gestapo.
Prima i Frank furono condotti nel più grande campo di concentramento tedesco in Olanda poi, il 2 settembre 1944, vennero condotti ad Aushwitz. La madre morì poco tempo dopo. Il 30 ottobre dello stesso anno Anna e la sorella furono avviate a Bergen Belsen. Nel febbraio del 1945 Anna Frank e sua sorella Margot furono colpite da tifo, morirono entrambe a distanza di pochi giorni e seppellite in una fossa comune, tre settimane prima che le truppe inglesi liberassero il campo.
😢
Il diario di Anna, trovato nell'alloggio segreto, fu consegnato al padre, unico superstite della famiglia e pubblicato ad Amsterdam nel 1947 col titolo originale "Het Achterhuis" (letteralmente: Il retrocasa).
📖
Miep Gies fu la signora che nascose i Frank e altre persone in Olanda e che recuperò il diario di Anna
📖
con la speranza di poterglielo restituire. 







6 commenti:

  1. Una pagina di storia da non dimenticare mai e ricordare sempre, non solo nella giornata della memoria. Ciao Arianna, un abbraccio Angelo.

    RispondiElimina
  2. Cara Arianna, certo che ognuno di noi dovrà tenere sempre viva la speranza che tutto questo non potrà mai piU succedere.
    Ciao e buona serata con un forte forte abbraccio.
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tenere viva la speranza che non abbiano più ad accadere simili brutalità. Un abbraccio.

      Elimina
  3. Giovanissima ho letto il diario di Anna Frank e ho sofferto per lei .
    Sono stata ad Amsterdam diverse volte e ho visitato la casa di Anna .
    La famosa porta a libreria che si apriva , una stretta scala e l'alloggio
    delle due famiglie . Una tristezza unica .
    Oggi , la casa è diventata un piccolo museo con tanti visitatori .
    Bacione . Laura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che tristezza. Era una giovinetta speranzosa che avrebbe vluto diventare una scrittrice e giornalista. Un abbraccio.

      Elimina