L'attrice Paola Cortellesi il 21 marzo 2018 ha aperto la 63ª edizione dei David di Donatello, gli ‘Oscar’ del cinema italiano. Introdotta dal conduttore Carlo Conti, l’attrice romana ha portato sul palco degli studios di Roma unmonologo/riflessione – tratto da un testo scritto dal giornalista Stefano Bartezzaghi – in cui si sottolinea quante parole “preziose” se declinate al femminile “diventano un luogo comune” un po’ equivoco, ossia “un lieve ammiccamento verso la prostituzione“.
Dopo questa introduzione Paola Cortellesi è partita con un lungo elenco di esempi, come:
un “massaggiatore” è un fisioterapista,
un “uomo di strada” è un uomo del popolo,
un “professionista” è un lavoratore,
un "uomo allegro" è un signore positivo,
un "uomo allegro" è un signore positivo,
mentre “massaggiatrice”, “cortigiana”,
“donna di strada”, "donna allegra"
sono espressioni con cui si indicano,
brutalmente, delle “mignotte”, delle donne di facili costumi, in ogni caso ....
“donna di strada”, "donna allegra"
sono espressioni con cui si indicano,
brutalmente, delle “mignotte”, delle donne di facili costumi, in ogni caso ....
La Cortellesi infatti si è espressa, nei confronti delle donne, contro il femminicidio e la violenza.
Ha dimostrato ancora una volta grande talento nel gestire le emozioni e ha dato prova di professionalistà assoluta. Grande ovazione del pubblico e dei media.
Ha dimostrato ancora una volta grande talento nel gestire le emozioni e ha dato prova di professionalistà assoluta. Grande ovazione del pubblico e dei media.
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