E' stato chiesto agli italiani di inviare dei video realizzati con qualsiasi mezzo (telecamere, smart phones, fotocamere...) da girare durante le 24 ore del 26 ottobre 2013.... E ne è stato fatto un film... E per la prima volta, a raccontare la vita degli italiani, sono stati proprio loro a farlo in prima persona.
Italy in a Day, primo social film italiano proiettato al cinema il 23 settembre 2014 - l'edizione italiana è stata curata dal nostro regista SALVATORES, da un progetto del regista americano Ridley Scott.
LA COLONNA SONORA Just one day (e scene reali tratte dal film) SCRITTA DA VITTORIO COSMA assieme a Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci
IMMAGINI TRATTE DAI NUMEROSI VIDEO ASSEMBLATI PER REALIZZARE IL FILM-DOCUMENTARIO DI UNA GIORNATA DEGLI ITALIANI...
22 NOVEMBRE 1963 - TRA LE ULTIME IMMAGINI DI JFK ALL'ARRIVO A DALLAS ....
MA PRIMA A BERLINO NELLO STESSO ANNO....
(RACCONTO DI LAURA)
Berlino. 26 Giugno 1963.Tutti i giornali parlarono della visita
ufficiale di John Fitzgerald Kennedy, primo Presidente americano a
Berlino.
A tutti i dipendenti vennero concesse 4 ore di assenza dal lavoro
per assistere all'evento.
Ovviamente io fui una delle prime persone
ad arrivare dietro le transenne, occupando un'ottima posizione
visiva. Arrivò un pullman e per primo scese John Kennedy, bello, affascinante e carismatico, più che mai, poi, Willi Brandt
amatissimo sindaco di Berlino ( che incontrai in altre occasioni ), la
sorella Eunice, la moglie Jacqueline non c'era, poi lo staff
americano e tedesco. J.F.K.salì su un palchetto di legno allestito
per l'occasione, e tenne il suo celeberrimo discorso di solidarietà
ai berlinesi davanti a 300.000 persone radunate di fronte al
Rathaus ( Municipio ) di Schoneberg.( Quartiere centrale di Berlino
Ovest ).
Riassumo brevemente Il discorso: Duemila anni fa, il più grande orgoglio era dire "civis
Romanus sum". Oggi, nel mondo libero il più grande orgoglio è
dire " Ich bin ein Berliner "
La libertà ha molte difficoltà e la democrazia non è perfetta,
ma il muro è la più grande dimostrazione del fallimento del sistema
comunista.
Come dice il vostro sindaco Willi Brandt, è un'offesa contro la
storia e l'umanità, divide un popolo. Ogni uomo libero, ovunque
viva,è cittadino di Berlino Ovest e dunque, come uomo libero, sono orgoglioso di dire " ICH BIN
EIN BERLINER ".
A queste parole la piazza impazzì,
scoppiò in applausi, urla di gioia, la gente si abbracciava, era felice. Il Presidente degli Stati
Uniti era uno di loro, aveva capito la loro sofferenza, le loro
difficoltà, il vivere in una città divisa in 2 e nell'impossibilità
di riabbracciare i propri cari al di là della cortina di ferro.
Quando lo stesso anno, venerdì 22 Novembre 1963 Kennedy fu
assassinato a Dallas, tutto il Mondo rimase shoccato, ma i Berlinesi
piansero davvero la sua morte. Lo avevano visto, e applaudito, e amato,
pochi mesi prima, e ora era morto.
Quel che successe poi, forse i giornali dell'epoca non ne
parlarono, non diedero risalto alla cosa e la maggior parte delle
persone non ci sono più o non ricordano. Io sì. Il mio cervello ha
fotografato. A Berlino, a Novembre, alle 4 p.m.è già buio. Per tre
sere consecutive in segno di cordoglio e lutto, tutti i caseggiati,
condomini, palazzi del centro avevano le stanze buie e alle finestre,
centinaia e centinaia e centinaia di candele rosse accese.
Camminavo per le vie del centro ed era uno spettacolo vedere tutta questa illuminazione che
malgrado il motivo, ti dava gioia e un senso di esaltazione in una
città altrimenti triste, tetra, angosciata, che portava ancora
tangibili i segni della guerra. In questo modo i Berlinesi volevano
ringraziare un uomo che li aveva sorretti moralmente ed
economicamente, e scongiurato un'altra guerra.... E posso dire.....Io
c'ero...
____________________________________________________________________________________ Il 22 Novembre, ricorre il 51esimo anniversario della scomparsa
di John Fitzgerald Kennedy, Presidente degli Stati Uniti dal 1960 al
1963.
Premetto che non ho visto il film JFK di Oliver Stone. Io penso
che per esigenze cinematografiche e di cassetta, si modifichino i
fatti.
Leggendo e documentandomi ( dato che il caso mi ha sempre
interessato ), sono giunta ad una conclusione personale abbastanza
ovvia, e credo anche condivisibile. Kennedy era molto amato dagli Americani, ( non
era un guerrafondaio come i suoi successori ), voleva la Pace nel
Mondo. Porre fine alla guerra fredda, ritiro delle truppe dal
Vietnam, stop allo sfruttamento dei Paesi del terzo Mondo e ottenere
la loro indipendenza.
La sua politica non era accettata dai Poteri Forti: Politici ed
Economici. La Commissione Warren chiuse il caso in soli 10 mesi. Lee
Oswald, venne ritenuto il solo colpevole del solitario omicidio, ma gli spari (
più di 1) provenivano da angolazioni diverse. Il primo referto del
medico, subito dopo la sua morte, fu bruciato. Il caso venne riaperto
diverse volte, ma sempre insabbiato. Importanti documenti sparirono,
alcuni testimoni non vennero presi in considerazione, altri
mentirono. A 51 anni dall'assassinio non si sa ancora chi
furono i mandanti dell'omicidio, ma è certo (secondo il mio parere) che la CIA ed FBI collaborarono nel complotto per
assassinarlo.
LA SETE DI POTERE E DI RICCHEZZA, RENDONO L'UOMO SCHIAVO DI SE'
STESSO...
ANCHE I MIEI NONNI PATERNI, SUCCESSIVAMENTE NEI SECOLI, FECERO COSTRUIRE FORSE PER TRADIZIONE, NEI PRIMI ANNI DEL 1900, UN ALLOGGIO DOVE SI POTEVA MANGIARE E PERNOTTARE A LUGO DI VICENZA CHE SI CHIAMAVA "AL PASSEGGIO" .... PRIMA COMUNQUE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE ...IN TEMPI MOLTO PIU' TRANQUILLI...DI QUELLI DELL'ALLOGGIO DELL'ANTENATO MARANGONZIN, CUI FA RIFERIMENTO IL TRAGICO EPISODIO DEL 1789...
(Tratto anche dall'articolo "Cause di morte a Breganze nella seconda metà del settecento" contenuto nei QUADERNI BREGANZESI del 1996 - Autore Claudio Sperotto)
E' STATO RILEVATO, DA UNO STUDIO DELLE SENTENZE GIUDIZIARIE ALL'ARCHIVIO DI STATO DI VICENZA, INTRAPRESO DA ALCUNI RICERCATORI, QUESTO FATTO ACCADUTO NEL 1789 ALL'INTERNODELL'OSTERIA "GRANDE" DI BREGANZE (VICENZA) - LOCALITA' CASTELLETTO - DI PROPRIETA' DI UN MIO ANTENATO GAETANO MARANGONZIN DETTO "MARANGONCINO".
TRATTASI ADDIRITTURA DI UN'UCCISIONE AD ARCHIBUGIATE DI DUE INDIVIDUI QUALI IL CONTE ANTONIO MASCARELLO E CRESTANO STEFANI.
Archibugio, prima arma da fuoco portatile
....IL PODESTA' CITTADINO INFORMA DETTAGLIATAMENTE IL DOGE DEI FATTIACCADUTI ANCHE NEGLI ANNI PRECEDENTI E CHIEDE AL DOGE DI RIUNIRLI IN UN UNICO PROCESSO SENTENDO ANCHE LA VERSIONE DEL PARROCO DON ANTONIO PELIZZARI.
QUATTRO ANNI PRIMA, PRECISAMENTE IL 3 FEBBRAIO 1785, IN QUELLA STESSA OSTERIA, UNA LITE TRA DUE FRATELLI ED UN CAMERIERE CHE SERVIVA AI TAVOLI, SFOCIO' IN UN ALTRO GRAVE FATTO DI SANGUE CON LA CONSEGUENZA DELLA MORTE DI UNO DEI DUE FRATELLI E DEL CAMERIERE.
NELLA NOTTE DELL'8 MARZO 1789, ALL'OSTERIA DEL MARANGONZIN, DATO CHE L'OSTE ERA AMMALATO, LA CONDUZIONE ERA NELLE MANI DELLA MOGLIE....
LA FORTE PERSONALITA' DELLA SIGNORA LE PERMETTE DI "COMUNICARE" E "TRATTARE" ANCHE CON UNA BANDA DI BALORDI COME QUELLA DI ORAZIO GUAZZO DETTO "GUAZZO". NEL SETTECENTO, ANCHE PER UN NONNULLA, POTEVANO NASCERE RISSECHE TALVOLTA FINIVANO ANCHE CON LA MORTE DI QUALCUNO. SI PORTAVA L'ARCHIBUGIO ANCHE IN CHIESA, TANTO CHE IL VESCOVO DI PADOVA AVEVA CONSTATATO IN UNA SUA VISITA PASTORALE DEL 30 SETTEMBRE 1666, A MOLVENA DI VICENZA, QUESTA DEPRECABILE USANZA ED ORDINA COSI' AL PARROCO "DI NON CELEBRARE LA MESSA FINCHE' IN CHIESA CI SARA' GENTE ARMATA"..... ANCHE NELLE OSTERIE VENGONO PRESI PROVVEDIMENTI: I CLIENTI DEVONO DEPOSITARE GLI ARCHIBUGI NELLE APPOSITE RASTRELLIERE... (IL FATTO POI CHE VERSO LA META' DEL 1600 OPERASSE IN CASTELLETTO DI BREGANZE UN ARMAIOLO E' INDICE DELL'ALTO GRADO DI DIFFUSIONE DELLE ARMI DA FUOCO ANCHE NEI TERRITORI VICENTINI...)
....RITORNANDO AL GIORNO 8 MARZO 1789, IL GIA' CITATO "GUAZZO" VOLEVA VENDICARSI DI DUE UOMINI (DETTI STEFANI E RIGON) CHE TRE ANNI ADDIETRO, GIOCANDO A CARTE CON IL GUAZZO, SI PARLAVANO CONTINUAMENTE IN DIALETTO TEDESCO, IL LINGUAGGIO "CIMBRO" DELL'ALTOPIANO DI ASIAGO, DERIDENDO L'AVVERSARIO "GUAZZO" CHE, INFURIATOSI, RIUSCI' A FERIRE ADDIRITTURA STEFANI, MA CHE NUTRI' SEMPRE DA ALLORA MOLTA VENDETTA.
LA MOGLIE DELL'OSTE, PRESAGENDO UNA LITE TRA I DUE ASIAGHESI ED IL "GUAZZO" E CONOSCENDONE I LORO RECIPROCI TRASCORSI,CONSIGLIO' STEFANI E RIGON IN PRIMO LUOGO: DI ANDARSENE PERCHE' IL GUAZZO E COMPAGNIA SAREBBERO CERTAMENTE RIPASSATI DA LI', POI, ALL'ARRIVO DELLA COMPAGNIA DEL GUAZZO, DI NASCONDERSI TRA LE BOTTI IN CANTINA"E QUESTI, SEMPRE CON IL RISPETTIVO SCHIOPPO CALATO E PRONTO A QUALUNQUE EVENTO...." - COME RIPORTATO DALLE SENTENZE CONTENUTE NELLA COSIDDETTA RASPA N.19 (RASPA OSSIA RACCOLTA DEI REGISTRI DI SENTENZE CRIMINALI DELLA SECONDA META' DEL SETTECENTO, CONSERVATA ALL'ARCHIVIO DI STATO DI VICENZA).
IL CONTE MASCARELLO, AL SEGUITO DELLA BANDA DEL GUAZZO, NON FA A TEMPO NEANCHE DI PORRE PIEDE IN CANTINA CHE VIENE COLPITO MORTALMENTE DA UN'ARCHIBUGIATA SPARATA DA UNO DEI DUE NASCOSTI DIETRO LE BOTTI.
RIGON E STEFANI, NON SENTENDO PIU' RUMORI, ESCONO DALLA CANTINA MA STEFANI VIENE FERITO MORTALMENTE DAL "GUAZZO".
-----------------------------
TUTTI I COMPONENTI DELLA BANDA DEL GUAZZO VENGONO CITATI CON PROCLAMA A VICENZA IL 5 LUGLIO 1789 PER PRESENTARSI ALLE CARCERI. SOLO UNO DI ESSI SI COSTITUISCE ALLA GIUSTIZIA, GLI ALTRI SI DANNO ALLA LATITANZA, CONDANNATI AL BANDO PER ANNI VENTI, E COME RIPORTATO: 'AL QUAL BANDO CONTRAVVENENDO E CAPITANDO NELLE "FORZE" ORAZIO GUAZZO STAR DEBBA IN UNA PRIGIONE SERRATA ALLA LUCE PER ANNI 7 CONTINUI - MENTRE GLI ALTRI "SIENO MANDATI A SERVIRE SOPRA UNA GALERA DE' CONDANNATI PER UOMINI DA REMO, CO' FERRO AI PIEDI, PER ANNI 5 CONTINUI...'.
GALEA O GALERA VENEZIANA
tra i tipi di navi più diffusi nel Mar Mediterraneo
C'è un giorno dell'anno, il due novembre, in cui ricordiamo i nostri cari defunti e tutte le persone si recanoal cimitero per pregare per i loro morti.
Anch'io sono andata con i miei familiari a pregare i miei parenti.
Ci siamo fermati accanto alla tomba dei miei nonni.
Mio papà ha disposto nel vasoun mazzo di crisantemi, erano di colore giallo canarino, rosso cupo e bianco candido.
Abbiamo acceso, poi, anche dei lumini, segno d'amore verso i cari defunti.
Io mi sono raccolta devotamente e ho pregato per loro.
Ho osservato le persone, molte erano in preghiera, altre invece, che erano entrate da poco, camminavano con passo lento.
Ce ne erano molte vestite a lutto (forse però gli abbigliamenti delle persone più mature, a quell'epoca, erano più scuri...anche se era esploso il movimento colorato degli hippies)ed altre che piangevano.
Anche i bambini che sono vivaci, in quel giorno non correvano, né parlavano forte, anzi erano composti e pregavano anche loro.
In quel momento si sentiva un gran silenzio, rotto solo dal mormorio delle preghiere.
Il cimitero, con tutti quei bei fiori, sembrava un grande giardino.
(E qui... più allegro risulta il mio svolgimento...)
Alla sera la mamma ha arrostito le caldarroste e, appena tirate fuori dalla padella, si sentiva un buon odorino che faceva venire l'acquolina in bocca.
Arianna
(CLASSE IV ELEMENTARE)
UN PENSIERO VA A TUTTI I MIEI ...ED AI VOSTRI CARI CHE NON CI SONO PIU'.......