mercoledì 26 novembre 2014

ITALY IN A DAY - FILM REALIZZATO CON I VIDEO GIRATI DAGLI ITALIANI NEL GIORNO 26 OTTOBRE 2013

E' stato chiesto agli italiani di inviare dei video realizzati con qualsiasi mezzo (telecamere, smart phones, fotocamere...) da girare durante le 24 ore del 26 ottobre 2013....



E ne è stato fatto un film...

E per la prima volta, a raccontare la vita degli italiani, sono stati proprio loro a farlo in prima persona.

Italy in a Dayprimo social film italiano proiettato al cinema il 23 settembre 2014 - l'edizione italiana è stata curata dal nostro regista SALVATORES, da un progetto del regista americano Ridley Scott.

LA COLONNA SONORA Just one day (e scene reali tratte dal film) SCRITTA DA VITTORIO COSMA assieme a Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci
 

IMMAGINI TRATTE DAI NUMEROSI VIDEO ASSEMBLATI PER REALIZZARE IL FILM-DOCUMENTARIO DI UNA GIORNATA DEGLI ITALIANI...

 
 

 




 













 





 

mercoledì 19 novembre 2014

RACCONTO DI LAURA (8) ..." 22 NOVEMBRE 1963 ...JFK ..A DALLAS ...E... RICORDO DELLA SUA VISITA A BERLINO OVEST A GIUGNO 1963"

22 NOVEMBRE 1963 - TRA LE ULTIME IMMAGINI DI JFK ALL'ARRIVO A DALLAS ....

 
 
MA PRIMA A BERLINO NELLO STESSO ANNO....
 
(RACCONTO DI LAURA)

Berlino. 26 Giugno 1963.Tutti i giornali parlarono della visita ufficiale di John Fitzgerald Kennedy, primo Presidente americano a Berlino.

A tutti i dipendenti vennero concesse 4 ore di assenza dal lavoro per assistere all'evento.

Ovviamente io fui una delle prime persone ad arrivare dietro le transenne, occupando un'ottima posizione visiva. Arrivò un pullman e per primo scese John Kennedy, bello, affascinante e carismatico, più che mai, poi,  Willi Brandt amatissimo sindaco di Berlino ( che incontrai in altre occasioni ), la sorella Eunice, la moglie Jacqueline non c'era, poi lo staff americano e tedesco.
J.F.K.salì su un palchetto di legno allestito per l'occasione, e tenne il suo celeberrimo discorso di solidarietà ai  berlinesi davanti a 300.000 persone radunate di fronte al Rathaus ( Municipio ) di Schoneberg.( Quartiere centrale di Berlino Ovest ).

Riassumo brevemente Il discorso:
Duemila anni fa, il più grande orgoglio era dire "civis Romanus sum". Oggi, nel mondo libero il più grande orgoglio è dire " Ich bin ein Berliner "

La libertà ha molte difficoltà e la democrazia non è perfetta, ma il muro è la più grande dimostrazione del fallimento del sistema comunista.

Come dice il vostro sindaco Willi Brandt, è un'offesa contro la storia e l'umanità, divide un popolo. Ogni uomo libero, ovunque viva,è cittadino di Berlino Ovest e dunque, come uomo libero, sono orgoglioso di dire " ICH BIN EIN BERLINER ".
 
A queste parole la piazza impazzì, scoppiò in applausi, urla di gioia, la gente si abbracciava, era felice. Il Presidente degli Stati Uniti era uno di loro, aveva capito la loro sofferenza, le loro difficoltà, il vivere in una città divisa in 2 e nell'impossibilità di riabbracciare i propri cari al di là della cortina di ferro.

Quando lo stesso anno, venerdì 22 Novembre 1963 Kennedy fu assassinato a Dallas, tutto il Mondo rimase shoccato, ma i Berlinesi piansero davvero la sua morte.
Lo avevano visto, e applaudito, e amato, pochi mesi prima, e ora era morto.

Quel che successe poi, forse i giornali dell'epoca non ne parlarono, non diedero risalto alla cosa e la maggior parte delle persone non ci sono più o non ricordano. Io sì.
Il mio cervello ha fotografato.
A Berlino, a Novembre, alle 4 p.m.è già buio. Per tre sere consecutive in segno di cordoglio e lutto, tutti i caseggiati, condomini, palazzi del centro avevano le stanze buie e alle finestre, centinaia e centinaia e centinaia di candele rosse accese. Camminavo per le vie del centro ed era uno spettacolo vedere tutta questa illuminazione che malgrado il motivo, ti dava gioia e un senso di esaltazione in una città altrimenti triste, tetra, angosciata, che portava ancora tangibili i segni della guerra. In questo modo i Berlinesi volevano ringraziare un uomo che li aveva sorretti moralmente ed economicamente, e scongiurato un'altra guerra....
E posso dire.....Io c'ero...
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Il 22 Novembre, ricorre il 51esimo anniversario della scomparsa di John Fitzgerald Kennedy, Presidente degli Stati Uniti dal 1960 al 1963.

Premetto che non ho visto il film JFK di Oliver Stone. Io penso che per esigenze cinematografiche e di cassetta, si modifichino i fatti.

Leggendo e documentandomi ( dato che il caso mi ha sempre interessato ), sono giunta ad una conclusione personale abbastanza ovvia, e credo anche condivisibile. 
Kennedy era molto amato dagli Americani, ( non era un guerrafondaio come i suoi successori ), voleva la Pace nel Mondo. Porre fine alla guerra fredda, ritiro delle truppe dal Vietnam, stop allo sfruttamento dei Paesi del terzo Mondo e ottenere la loro indipendenza.

La sua politica non era accettata dai Poteri Forti: Politici ed Economici. La Commissione Warren chiuse il caso in soli 10 mesi. Lee Oswald, venne ritenuto il solo colpevole del solitario omicidio, ma gli spari ( più di 1) provenivano da angolazioni diverse. Il primo referto del medico, subito dopo la sua morte, fu bruciato. Il caso venne riaperto diverse volte, ma sempre insabbiato. Importanti documenti sparirono, alcuni testimoni non vennero presi in considerazione, altri mentirono.  A 51 anni dall'assassinio non si sa ancora chi furono i mandanti dell'omicidio, ma è certo (secondo il mio parere) che la CIA ed FBI collaborarono nel complotto per assassinarlo.

LA SETE DI POTERE E DI RICCHEZZA, RENDONO L'UOMO SCHIAVO DI SE' STESSO...

(LAURA)
 


giovedì 6 novembre 2014

QUEL TRAGICO 8 MARZO 1789.....ALL'OSTERIA "GRANDE" DA MARANGONZIN - LOCALITA' CASTELLETTO DI BREGANZE (VICENZA) VERSO FARA VICENTINO

ANCHE I MIEI NONNI PATERNI, SUCCESSIVAMENTE NEI SECOLI, FECERO COSTRUIRE FORSE PER TRADIZIONE, NEI PRIMI ANNI DEL 1900, UN ALLOGGIO DOVE SI POTEVA MANGIARE E PERNOTTARE A LUGO DI VICENZA CHE SI CHIAMAVA "AL PASSEGGIO" .... PRIMA COMUNQUE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE ...IN TEMPI MOLTO PIU' TRANQUILLI...DI QUELLI DELL'ALLOGGIO DELL'ANTENATO MARANGONZIN, CUI FA RIFERIMENTO IL TRAGICO EPISODIO DEL 1789...
 

(Tratto anche dall'articolo "Cause di morte a Breganze nella seconda metà del settecento" contenuto nei QUADERNI BREGANZESI del 1996 - Autore Claudio Sperotto)
 
E' STATO RILEVATO,
DA UNO STUDIO DELLE SENTENZE GIUDIZIARIE ALL'ARCHIVIO DI STATO DI VICENZA, INTRAPRESO DA ALCUNI RICERCATORIQUESTO FATTO ACCADUTO NEL 1789 ALL'INTERNO DELL'OSTERIA "GRANDE" DI BREGANZE (VICENZA) - LOCALITA' CASTELLETTO - DI PROPRIETA' DI UN MIO ANTENATO GAETANO MARANGONZIN DETTO "MARANGONCINO". 
 
TRATTASI ADDIRITTURA DI UN'UCCISIONE AD ARCHIBUGIATE DI DUE INDIVIDUI QUALI IL CONTE ANTONIO MASCARELLO E CRESTANO STEFANI.
 
Archibugio, prima arma da fuoco portatile

....IL PODESTA' CITTADINO  INFORMA DETTAGLIATAMENTE IL DOGE DEI FATTI ACCADUTI ANCHE NEGLI ANNI PRECEDENTI E CHIEDE AL DOGE DI RIUNIRLI IN UN UNICO PROCESSO SENTENDO ANCHE LA VERSIONE DEL PARROCO DON ANTONIO PELIZZARI.

QUATTRO ANNI PRIMA, PRECISAMENTE IL 3 FEBBRAIO 1785, IN QUELLA STESSA OSTERIA, UNA LITE TRA DUE FRATELLI ED UN CAMERIERE CHE SERVIVA AI TAVOLI, SFOCIO' IN UN ALTRO GRAVE FATTO DI SANGUE CON LA CONSEGUENZA DELLA MORTE DI UNO DEI DUE FRATELLI E DEL CAMERIERE.

NELLA NOTTE DELL'8 MARZO 1789, ALL'OSTERIA DEL MARANGONZIN, DATO CHE L'OSTE ERA AMMALATO, LA CONDUZIONE ERA NELLE MANI DELLA MOGLIE....


LA FORTE PERSONALITA' DELLA SIGNORA LE PERMETTE DI "COMUNICARE" E "TRATTARE" ANCHE CON UNA BANDA DI BALORDI COME QUELLA DI ORAZIO GUAZZO DETTO "GUAZZO".

NEL SETTECENTO, ANCHE PER UN NONNULLA, POTEVANO NASCERE RISSE CHE TALVOLTA FINIVANO ANCHE CON LA MORTE DI QUALCUNO. SI PORTAVA L'ARCHIBUGIO ANCHE IN CHIESA, TANTO CHE IL VESCOVO DI PADOVA AVEVA CONSTATATO IN UNA SUA VISITA PASTORALE DEL 30 SETTEMBRE 1666, A MOLVENA DI VICENZA, QUESTA DEPRECABILE USANZA ED ORDINA COSI' AL PARROCO "DI NON CELEBRARE LA MESSA FINCHE' IN CHIESA CI SARA' GENTE ARMATA".....
ANCHE NELLE OSTERIE VENGONO PRESI PROVVEDIMENTI: I CLIENTI DEVONO DEPOSITARE GLI ARCHIBUGI NELLE APPOSITE RASTRELLIERE...
(IL FATTO POI CHE VERSO LA META' DEL 1600 OPERASSE IN CASTELLETTO DI BREGANZE UN ARMAIOLO E' INDICE DELL'ALTO GRADO DI DIFFUSIONE DELLE ARMI DA FUOCO ANCHE NEI TERRITORI VICENTINI...)

....RITORNANDO AL GIORNO 8 MARZO 1789, IL GIA' CITATO "GUAZZO" VOLEVA VENDICARSI DI DUE UOMINI (DETTI STEFANI E RIGON) CHE TRE ANNI ADDIETRO, GIOCANDO A CARTE CON IL GUAZZO, SI PARLAVANO CONTINUAMENTE IN DIALETTO TEDESCO, IL LINGUAGGIO "CIMBRO" DELL'ALTOPIANO DI ASIAGO, DERIDENDO L'AVVERSARIO "GUAZZO" CHE, INFURIATOSI, RIUSCI' A FERIRE ADDIRITTURA STEFANI, MA CHE NUTRI' SEMPRE DA ALLORA MOLTA VENDETTA.

LA MOGLIE DELL'OSTE, PRESAGENDO UNA LITE TRA I DUE ASIAGHESI ED IL "GUAZZO" E CONOSCENDONE I LORO RECIPROCI TRASCORSI, CONSIGLIO' STEFANI E RIGON IN PRIMO LUOGO: DI ANDARSENE PERCHE' IL GUAZZO E COMPAGNIA SAREBBERO CERTAMENTE RIPASSATI DA LI', POI, ALL'ARRIVO DELLA COMPAGNIA DEL GUAZZO, DI NASCONDERSI TRA LE BOTTI IN CANTINA "E QUESTI, SEMPRE CON IL RISPETTIVO SCHIOPPO CALATO E PRONTO A QUALUNQUE EVENTO...."  - COME RIPORTATO DALLE SENTENZE CONTENUTE NELLA COSIDDETTA RASPA N.19 (RASPA OSSIA RACCOLTA DEI REGISTRI DI SENTENZE CRIMINALI DELLA SECONDA META' DEL SETTECENTO, CONSERVATA ALL'ARCHIVIO DI STATO DI VICENZA).

IL CONTE MASCARELLO, AL SEGUITO DELLA BANDA DEL GUAZZO, NON FA  A TEMPO NEANCHE DI PORRE PIEDE IN CANTINA CHE VIENE COLPITO MORTALMENTE DA UN'ARCHIBUGIATA SPARATA DA UNO DEI DUE NASCOSTI DIETRO LE BOTTI.

RIGON E STEFANI, NON SENTENDO PIU' RUMORI, ESCONO DALLA CANTINA MA STEFANI VIENE FERITO MORTALMENTE DAL "GUAZZO".
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TUTTI I COMPONENTI DELLA BANDA DEL GUAZZO VENGONO CITATI CON PROCLAMA A VICENZA IL 5 LUGLIO 1789 PER PRESENTARSI ALLE CARCERI.
SOLO UNO DI ESSI SI COSTITUISCE ALLA GIUSTIZIA, GLI ALTRI SI DANNO ALLA LATITANZA, CONDANNATI AL BANDO PER ANNI VENTI, E COME RIPORTATO: 'AL QUAL BANDO CONTRAVVENENDO E CAPITANDO NELLE "FORZE"  ORAZIO GUAZZO STAR DEBBA IN UNA PRIGIONE SERRATA ALLA LUCE PER ANNI 7 CONTINUI - MENTRE GLI ALTRI "SIENO MANDATI A SERVIRE SOPRA UNA GALERA DE' CONDANNATI PER UOMINI DA REMO, CO' FERRO AI PIEDI, PER ANNI 5 CONTINUI...'.


 GALEA O GALERA VENEZIANA
tra i tipi di navi più diffusi nel Mar Mediterraneo

lunedì 3 novembre 2014

PER SORRIDERE UN PO'...

I BAMBINI CHE SONO SEMPRE MAGICI, CON LA LORO INNOCENZA E SPONTANEITA'...

Due bimbi parlano tra loro:

Io per Natale mi faccio regalare un trenino elettrico e tu?

L'altro: Io una scatola di "Tampax"...

E che cosa sono?

Non lo so, ma so che si può giocare a tennis, saltare, nuotare, sciare e fare tante altre cose...



Due bambine chiacchierano tra loro..
 
e una chiede all'altra: "voi a casa fate la preghiera prima di mangiare?"
 
e l'altra risponde: "no, la mia mamma cucina bene!"

sabato 1 novembre 2014

1° NOVEMBRE...FESTA DI OGNISSANTI ..MA SI COMMEMORANO ANCHE I DEFUNTI (ERA IL 2 NOVEMBRE)

MIO TEMA DELLE SCUOLE ELEMENTARI
 
"IL GIORNO DEI MORTI"
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
C'è un giorno dell'anno, il due novembre, in cui ricordiamo i nostri cari defunti e tutte le persone si recano al cimitero per pregare per i loro morti.
Anch'io sono andata con i miei familiari a pregare i miei parenti.
Ci siamo fermati accanto alla tomba dei miei nonni.
Mio papà ha disposto nel vaso un mazzo di crisantemi, erano di colore giallo canarino, rosso cupo e bianco candido.
Abbiamo acceso, poi, anche dei lumini, segno d'amore verso i cari defunti.
Io mi sono raccolta devotamente e ho pregato per loro.
Ho osservato le persone, molte erano in preghiera, altre invece, che erano entrate da poco, camminavano con passo lento.
Ce ne erano molte vestite a lutto ( forse però gli abbigliamenti delle persone più mature, a quell'epoca, erano più scuri...anche se era esploso il movimento colorato degli hippies)   ed altre che piangevano.
Anche i bambini che sono vivaci, in quel giorno non correvano, né parlavano forte, anzi erano composti e pregavano anche loro.
In quel momento si sentiva un gran silenzio, rotto solo dal mormorio delle preghiere.
Il cimitero, con tutti quei bei fiori, sembrava un grande giardino.
 
(E qui... più allegro risulta il mio svolgimento...)
 
Alla sera la mamma ha arrostito le caldarroste e, appena tirate fuori dalla padella, si sentiva un buon odorino che faceva venire l'acquolina in bocca.
 
Arianna
(CLASSE IV ELEMENTARE)


 
 UN PENSIERO VA A TUTTI I MIEI ...ED AI VOSTRI CARI CHE NON CI SONO PIU'.......