El vestito
novo: cronostoria di un “ acquisto “.
IL
VESTITO NUOVO
Dopo
el vestito che me go sposà, sto qua el xe el terso ca compro, uno
ogni
diexe (10) ani; però come giacche ghi no anca massa.
Dopo il vestito con il quale mi
sono sposato, questo è il terzo che compro, uno ogni 10 anni; però
di giacche ne ho anche troppe.
Fra
le poche ca go comprà e tutte quele che i me gà regalà parchè ai
altri
noe ghe va pi ben, a ghi no un “armaron”pien.
Fra le poche che ho comperato e
tutte quelle che mi hanno regalato, perchè ad altri non vanno più
bene, ne ho un armadio pieno.
Ma
tornemo al vestito. Sicome i meo ga scontà del 80%, magari vorisi
savere
dove ca lo go comprà.
Ma torniamo al vestito. Siccome
me lo hanno scontato dell'80%, magari vorreste sapere dove l'ho
comperato.
Posso
dirve, sua strada che va da Breganze a Marostega, no in mexo la
strada,
ma da na parte,a destra.
Posso dirvi, sulla strada che va
da Breganze a Marostica, non in mezzo alla strada ma da una parte, a
destra.
Come
ca entro in tea “botega”, dopo ca me go vardà intorno, me vien
incontro
na signora, che par mi la podaria essere sta anca la parona.
Come entro nel negozio, dopo
essermi guardato intorno, mi viene incontro un signora che a mio
parere poteva essere la proprietaria.
Ghe
dixo cosa ca serco e subito la me fa vedare i vestiti.
Le dico cosa cercavo e subito mi
fa vedere i vestiti in vendita.
A
scegliere no xe mia fasile.
Non è facile fare la scelta.
Ghin
provo uno chel ga le righe larghe un paro de sentimetri.
Ne provo uno con le righe larghe
un paio di centimetri.
A
sentire ela el me sta na maraveia, ma ste righe larghe noe me piaxe.
La proprietaria del negozio mi
dice che mi sta a meraviglia ma queste righe non mi piacciono molto.
A
ghe trovo fora chel xe curto de maneghe; la me dixe che le va ben, xe
i
me brassi che i xe massa lunghi.
Mi scuso dicendo che le maniche
sono troppo corte; lei mi dice che vanno bene, sono invece le mie
braccia troppo lunghe.
Ghin
provo naltro, tinta unita, anca questo belo ma nol me convinse.
Ne provo un altro, tinta unita,
anche questo bello ma non mi convince.
Come
misura el me sta ben, solo le maneghe le me par curte.
Come
misura va bene, soltanto le maniche sono ancora troppo corte.
La
me dixe come prima ca go i brassi lunghi.
Mi ripete che ho le braccia
troppo lunghe!
A
provo el terso, questo el me sta da Dio; sto qua el me piaxe anca coe
maneghe
curte. Grigio, coe righette larghe un sentimetro, un “sgessato”
la
ghe ciama ela. No me ris'cio a dirghe dele maneghe, ma quasi me vien
da
farlo. Secondo ela el me stava a “penelo”, come i altri.
Provo il terzo, questo sì che
mi sta bene; mi piace proprio anche se ha le maniche ancora corte.
Tinta grigio, con le righette larghe un centimetro, un “gessato”
come dice lei. Non tento di farle notare che le maniche sono un po' corte ma
quasi quasi mi verrebbe da dirglielo.
Me
xe vegnesto el sospetto che la volesse vendermeli tutti tre.
Mi viene il sospetto che
avrebbe voluto vendermeli tutti e tre.
A
ghe dixo :” cosa volea, omo alto mexo belo”, e par darme pi
importansa me son messo in punta de”pie”.
Allora le dico:”sa, il detto
dice UOMO ALTO ...MEZZA BELLEZZA” e per darmi più importanza mi metto
in punta di piedi!
No
lo gavese mai fatto chea me dixe:”mio marito è quindici(15)
centimetri
più basso di me ed è anche piuttosto robusto”. A sto punto provo
a salvarme in”corner”dixendoghe che magari el xe
un
“simpaticone”. Ela de rimando:”veramente non parla mai, è un
vero
musone”.
Non appena ho parlato, lei mi dice:
“mio marito è 15 centimetri più basso di me ed anche piuttosto
robusto”. A questo punto provo a salvarmi in “corner” dicendole
che magari è simpatico. Lei mi risponde: “veramente non parla mai,
è un vero musone!”
No
so pi cosa dirghe ma ris'cio ancora.”Beh, dopotutto basta andar
d'accordo”. No lo gavesse mai ditto che la me dixe:”a dire il
vero
ci
stiamo per separare,veda lei! Pexo el tacon chel sbrego”.
Non so più che cosa dire ma rischio
ancora:”Beh, dopotutto basta l'armonia”. Non lo avessi mai detto... lei aggiunge:”veramente ci stiamo per separare, veda un po' lei!” Io penso allora di aver esagerato...
Adesso
ca go da domandarghe el sconto, no so pi cosa fare. Me vien in mente
da dirghe ca son dell'università de Breganze e ca ghe farò un bon
nome alla so bottega. Tira che te tira a son rivà che la me gà
fatto el sconto ca ve go dito.
Ora devo chiederle lo sconto, non so che fare. Mi viene in mente di dirle che faccio
parte dell'università di Breganze e che le potrei fare pubblicità
al negozio. Così contrattando ottengo lo sconto che vi avevo detto.
Meio
de cosi' se more. Compro la camixa, la gravata, i calsiti e l'intimo.
La maietta dea salute coe meze maneghe in lana-seta, mai sentio
al
mondo, i slip, che dai nostre parte ghe ciamemo”mudande” i xe na
maraveia.
L'astico alto tre-quatro sentimetri con scrito “ARMANI MEN”.
Me
informo e vegno savere che MEN vol dire OMO; xe parchè i omini
noi
vaga a sbagliarse e i metta su quele delle femene.
Meglio di così... Compro una
camicia, la cravatta, i calzini e l'intimo.
La maglietta della salute con le
mezze maniche in lana-seta (mai sentito prima), gli slip poi, che
chiamamo comunemente “mutande”, sono perfetti. L'elastico è alto
3-4 centimetri con la scritta “ARMANI-MEN”. Mi dicono che MEN
significa Uomini; forse lo scrivono affinchè non ci si sbagli e non
li mettano le donne?
Co
vo a pagare, alla cassa, la sorpresa. El vestito el me xe costà “na
pipà de tabacco” ma el resto... un ocio dea testa, le mudande po',
gnanca le fusse de oro.
Quando pago, alla cassa, mi
sorprendo.
IL VESTITO NON MI E' COSTATO POI MOLTO MA TUTTO IL
RESTO....UNA GROSSA CIFRA, LE MUTANDE, SOPRATTUTTO, NEANCHE FOSSERO
D'ORO!!!
PS. Quello che vi ho raccontato
in parte è vero e in parte è romanzato!
Bruno
Marangonzin
Cara Arianna, complimenti a Bruno Marangonzin, un bellissimo racconto, abbastanza umoristico, mi piace le frasi in dialetto che pure io una volta usavo, ora dopo 60 anni in Svizzera non lo uso più.
RispondiEliminaQuando ritorno al paese subito mi trovo impacciato ma poi piano piano ritorna tutto e mi diverto a parlare.
Ciao e buon fine settimana cara amica.
Tomaso
E a te tanti cari saluti anche da parte di mio cugino!
Eliminaah ah ah troppo bello!!!!
RispondiEliminaDavvero spiritoso questo racconto!
EliminaBruno ne sarà felice!
Ciao Bruno , mi sono divertita un mondo a leggerti , specialmente nel nostro dialetto che in parte ho
RispondiEliminadimenticato . Dovresti scrivere + spesso perchè sei proprio spassoso . Salutissimi Laura
Ciao Arianna , forte tuo cugino .
Carissima Laura, Bruno sta scrivendo qualcos'altro che in futuro mi invierà.
EliminaTanti cari saluti e baci.
Ciao Arianna,divertente il vernacolo.
RispondiEliminaIl vestito non lo giudico,ma le mutande saranno certamente belle.
Un caro saluto da uno che veste prevalentemente Armani.
Ciao,felice domenica,fulvio
Grazie.
EliminaBruno scrive bene anche nel nostro dialetto...ed è divertente ciò che coglie e riporta nella scrittura!
E BRUNO, L'AUTORE, MI SCRIVE:
RispondiElimina"Cara Arianna, ho letto “El vestito novo” sul tuo blog, bello, anche la traduzione in Italiano rispecchia esattamente il mio dialetto e poi mettendo in “grassetto” grande il testo ci guadagna.
Non subito ma fra qualche mese, quando avranno “digerito” questo, forse ti invierò il “romanticismo veneto” o meglio quello Vicentino, frasi d’amore in Italiano tradotte con mia libera
interpretazione in dialetto. Ciao Bruno".